La biblioteca di Parigi recensione
Maratona di Libri

“La biblioteca di Parigi” un libro di Janet Skeslien Charles

Ultimamente Parigi sta facendo da cornice nei miei articoli, ma questa volta dovremo fare un salto nel passato.
Ci troviamo infatti nel 1939 e l’orrore nazista ha iniziato a insinuarsi nella vita delle persone: inizia così il libro di Janet Skeslien Charles, “La biblioteca di Parigi“, in cui il coraggio di una giovane donna, l’amore per i libri e le sue scelte, cambiaranno la storia per sempre.

L’autriceLa biblioteca di Parigi autrice

Janet Skeslien Charles è una scrittrice americana.
Per scrivere questo romanzo si è ispirata alla vera storia della Biblioteca Americana di Parigi (nella quale lei stessa ha lavorato per diversi anni) e alla vita dei bibliotecari eroi della Seconda Guerra Mondiale.
Il romanzo è stato conteso da tutti gli editori internazionali ed è risultato il libro più venduto alla Fiera di Francoforte.
Nel 2020 la Biblioteca Americana di Parigi celebra i suoi 100 anni dall’apertura.

La biblioteca di Parigi recensione
© Biblioteca Americana di Parigi nel 1939 ed il suo motto.

La trama 

Parigi, 1940.
“I libri sono la luce”.
Odile non riesce a distogliere lo sguardo dalle parole che campeggiano sulla facciata della biblioteca e che racchiudono tutto quello in cui crede.
Finalmente ha realizzato il suo sogno e lavorerà in uno dei luoghi più antichi e prestigiosi del mondo.
Quel motto però le suscita anche preoccupazione, perché una nuova guerra è scoppiata e l’invasione nazista è ormai una certezza.
Odile sa bene che nei momenti difficili i templi della cultura sono i primi a essere in pericolo, perché è lì che i nemici credono si annidi la ribellione e la resistenza.
Nei libri ci sono parole e concetti proibiti e per questo devono essere distrutti.
La biblioteca è anche il primo luogo in cui gli ebrei della città provano a nascondersi e Odile è ben decisa a difenderli ad ogni costo, anche se questo significa macchiarsi di una colpa terribile, un segreto che mai nessuno ha scoperto.
Un segreto che però, molto tempo dopo, consegna nelle mani della giovane Lily, perché possa capire il peso delle sue scelte e non dimentichi mai il potere dei libri: luce nelle tenebre, spiraglio di speranza nelle avversità.

Cosa ne penso

Ho trovato “La biblioteca di Parigi” un romanzo coinvolgente, entusiasmante, profondo e di grande valore storico e culturale.
Sono stata immediatamente catturata dallo stile di scrittura lineare e scorrevole, nonostante la scelta di strutturare il racconto su due dimensioni temporali (1939 e anni ’80).
Molto emozionante il fatto che il romanzo sia basato su una storia vera e con persone realmente esistite.
Questo denota senza dubbio sia la grande attenzione e le numerose ricerche svolte dall’autrice sia il desiderio di raccontare con autenticità gli avvenimenti nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
Se volete approfondire alcune storie, vi invito a consultare la sezione “behind the book” sul sito dell’autrice (la trovate QUI).

La biblioteca di Parigi

Mi sono davvero commossa nell’apprendere che grazie al coraggioso intervento di tantissime persone, oggi ho la fortuna di poter leggere libri che senza di loro sarebbero inevitabilmente andati distrutti.
Ultimo ma non per importanza, ho amato il senso di umanità che traspare nella storia in tutte le sue forme – dalla generosità al desiderio di vendetta -, l’amore ed il potere dei libri che uniscono anche quando tutto sembra perduto ed il fatto che spesso dietro un semplice gesto possa nascondersi un mondo di opportunità.

La biblioteca di Parigi recensione

Conclusione 

Penso sia chiaro quanto io abbia amato il libro «La biblioteca di Parigi» e per questo non posso quindi che consigliarvelo caldamente!
Vi lascio il mio link affiliato Amazon, grazie al quale potrete leggere gratuitamente un estratto del libro ed eventualmente acquistarlo con un semplice click 🙂

Fatemi sapere cosa ne pensate di questo libro, se siete incuriositi dalla trama e se deciderete di immergervi in questa lettura!
Vi aspetto nella sezione commenti sotto l’articolo e nelle mie pagine Facebook ed Instagram.

E non dimenticate: se l’articolo vi è piaciuto, condividetelo con tutti i vostri amici sui social, per supportare il blog e continuare a farlo crescere!

Take care 🙂

 

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