Ces petits riens

Cambierò tante volte.

Chissà perché per tanto tempo, ho risposto di no a domande come questa.
Essere qualcosa di diverso da se stessi.
Che assurdità, giusto?
Ero spaventata, ora lo so.
Ma all’epoca non era proprio così semplice riconoscere quella paura.


Il cambiamento mi terrorizzava, avevo paura di guardarmi allo specchio e non riconoscermi.
Avevo paura di vedere riflessa un’immagine di me che non mi piaceva.
O che forse poteva non piacere agli altri.

Gli altri.
Maledetti a loro.
Gli altri che ti guardano e ti fanno pesare un cambiamento qualsiasi come se fosse una cosa terribile e non di inevitabile, bello, sconvolgente.
Quelli che ti dicono quasi con aria delusa “sei diversa, non sei più quella di prima”.
E così, per tantissimo tempo me ne sono stata immobile, cristallizzata in una comfort zone che mi ero cucita addosso, che mi rendeva come gli altri si aspettavano che io fossi.

Posata. Paziente. Accondiscendente.

Il tempo passava ed io mi accorgevo che però agli altri non andavo comunque mai bene, sembravano sempre scontenti di me in qualche modo.
Perché ero così sbagliata?

Poi però un giorno mi sono imbattuta in questa frase e non ho potuto che fermarmi davvero a riflettere.
Ero stufa di pensare sempre alle opinioni di tutti, di sentirmi sbagliata.
Così, semplicemente iniziai a fare delle scelte, prendendomi il lusso di sbagliare, di scoprire chi volevo (e potevo) essere davvero.

Cambiare. Crescere. Imparare.

Ho iniziato a capire che alcuni limiti che mi erano stati imposti, potevo abbatterli.
Ma ho capito anche molto bene, che cambiare non deve essere una forzatura.
E che quindi, così come non devo essere “in un certo modo” per accontentare gli altri, ugualmente non devo negarmi quello che mi piace solo per poterli contraddire.

Mi guardo indietro e so di essere diversa, guardo il mio percorso e so con orgoglio che ancora tante volte cambierò, rimanendo però sempre fedele a me stessa.

Ed ho cambiato i miei capelli, i miei pensieri, i miei vestiti, la mia città e la mia casa.

E anche se non sarà una pagina girata del calendario a rivoluzionare la mia vita, quello che mi auguro in questo nuovo anno è di saper accogliere i cambiamenti che la vita mi riserverà, di non lasciare che le cose semplicemente “accadano” ma di poter lasciare il mio segno in ogni scelta che mi troverò a dover prendere.

E non importa quanto ancora cambierò, perché so con certezza che non c’è niente di più bello che svegliarsi ogni mattina, guardarsi allo specchio e riconoscersi esattamente in quel riflesso.

 

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